A seguito delle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Trump, secondo cui imporrà ulteriori dazi alla Cina, venerdì scorso i titoli azionari statunitensi hanno perso slancio durante le contrattazioni. La correzione dei mercati ha causato anche un indebolimento del settore delle criptovalute. Si osservano grandi differenze tra i diversi token, che esamineremo di seguito. Alcuni token hanno perso slancio, mentre altri sono riusciti a recuperare gran parte del calo. Il Bitcoin ha perso ben 7 miliardi di dollari in un flash crash, causando un indebolimento del token del 10% venerdì scorso.
L’apertura del mercato azionario statunitense offrirà probabilmente maggiore chiarezza sui prossimi movimenti. Un potenziale aumento dei prezzi potrebbe anche aiutare il mercato delle criptovalute, mentre un altro calo dei prezzi probabilmente estrapolerà le perdite.
Analisi tecnica:
– BTC- Il Bitcoin è scambiato a 111.633 USD. Sulla base del grafico settimanale, il prezzo ha perso slancio durante le contrattazioni di venerdì scorso. Tuttavia, sono intervenuti nuovi acquirenti che hanno aiutato il mercato a continuare a scambiare al di sopra dell’importante zona di supporto di 108.000 USD. Solo una rottura significativa di tale zona potrebbe causare il protrarsi dello slancio negativo.
BTCUSD, grafico settimanale
Al di sotto di tale zona, anche la media mobile a 50 giorni a 99.260 USD potrebbe fungere da potenziale zona di supporto. Uno slancio positivo potrebbe quindi aiutare se i prezzi dovessero scendere questa settimana.
– ETH: Ethereum è attualmente scambiato a 3.826 USD. Il calo di questo token sembra più consistente, poiché i trader sembrano non avere le idee chiare sul potenziale andamento futuro della valuta.
ETHUSD, grafico settimanale
Se la forte zona di supporto a 3.750 dovesse rompersi sulla base del grafico settimanale, il mercato potrebbe indebolirsi ulteriormente. I trader dovrebbero quindi aspettarsi un’altra spinta al ribasso verso la fascia iniziale dei 3.000, se non addirittura verso prezzi più bassi.
– XRP: Ripple è scambiato a 2,3900 USD. Questo token sembra il più debole tra tutte le valute esaminate oggi. Dopo le dichiarazioni di Trump, XRP è sceso brevemente verso il livello di prezzo di 1,3000 USD. Le operazioni con leva finanziaria ad alto rischio hanno probabilmente indotto i trader inesperti a ridurre le loro posizioni, mentre anche le piattaforme di trading potrebbero aver tagliato le posizioni con leva finanziaria elevata al fine di proteggere i clienti.
XRPUSD, grafico settimanale
Il grafico settimanale sopra riportato mostra che un forte rimbalzo ha anche evidenziato un nuovo potere d’acquisto. Ora l’attenzione dovrebbe concentrarsi sull’importante zona di supporto a 2,3300 USD. Un’altra rottura della zona potrebbe indicare che il calo continuerà. Inoltre, per continuare con lo slancio rialzista è necessario un superamento del livello di 3,0000 USD.
– SOL: Solana è scambiato a 181,00 USD. Il calo dei prezzi segue esattamente l’andamento grafico del mese scorso. Alla fine delle contrattazioni di settembre, Solana si stava indebolendo ulteriormente, indicando un potenziale calo dei prezzi, come avevamo affermato in precedenza.
SOLUSD, grafico mensile
Il pattern ribassista della candela pinbar di settembre era un segnale di avvertimento per i trader, che indicava la possibilità di un calo dei prezzi. Pertanto, l’attuale calo al di sotto del prezzo di 200,00 USD potrebbe ora indicare che il sentiment rialzista potrebbe attenuarsi per il momento. I trader dovrebbero ora concentrarsi sull’andamento dei prezzi. Se il prezzo riuscirà a stabilizzarsi al di sopra del livello di 150,00 USD, lo slancio potrebbe intensificarsi nuovamente.
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